Di croci e crocette

Mission_Rodrigo_MendozaCerto che è strana la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, che è appena passata. Ci pensavo ieri, in macchina, in un lunedì uggioso di metà settembre, quando le vacanze sono un ricordo lontano, e il traffico, gli orari serrati del lavoro, l’organizzazione mentale di tempi e spazi è la traccia della quotidianità. Pensavo che è strano esaltare qualcosa che fa paura a tutti, che ricorda la fragilità e la debolezza, che ci parla di morte, senza tanti complimenti.

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Cercasi Felicità

Ad Albano e Romina bastavano un bicchiere di vino e un panino. Jovanotti in una canzone di qualche anno fa si chiedeva “dottore, che sintomi ha la felicità?”.  Gabriele Muccino – non proprio uno dei miei registi preferiti, va detto – anni fa ha diretto il film “La ricerca della felicità”, storia di un padre e un figlio, che dopo mille difficoltà e mille umiliazioni conquistano la tranquillità. Un film struggente, e un Will Smith da pelle d’oca, certo, ma caratterizzato da un raro tasso di angoscia, un’ ansia perenne che nemmeno l’happy end riesce a cancellare.

Insomma, la felicità di cosa è fatta? Soldi? Successo? Bellezza e giovinezza eterna? Salute infinita? Assenza completa di scocciature, entusiasmo perenne e sorriso eternamente stampato in faccia? Continua a leggere

L’ultima parola

Ci ho messo un po’ più del solito a scrivere questo post, per una serie di motivi che vado ad elencare: 1) il tempo passa sempre più in fretta di quello che pensiamo – o almeno di quello che penso io – 2) certi temi ti folgorano all’inizio, ma vanno lasciati maturare con calma, perché magari il pensiero c’è, ma la sua formulazione in forma di post tarda ad arrivare 3) proverbiale pigrizia dell’autrice, su cui lavora benissimo il Nemico e su cui glisso con eleganza.

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Cattivissima M.E.

AAARGHEHEFGGJGJYGKIUKJBMHDGFJHG!!!!!

No, non sono impazzita, non ho appoggiato  il gomito sulla tastiera del computer, e non ho infilato una serie di errori di battitura a caso. Questa sfilza di consonanti messe una dietro l’altra senza alcun senso è l’unico modo che mi viene in mente per esprimere la rabbia, senza cadere nel turpiloquio .

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Come i Goonies

Per chi è nato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, il film “I Goonies” è un vero e proprio cult. Datato 1985, pensato da Steven Spielberg e diretto da Richard Donner, racconta la storia di un gruppo di amici adolescenti, di una piccola cittadina, che, dopo aver trovato un’antica mappa , partono alla ricerca del tesoro del  misterioso pirata Willy l’Orbo. Nella loro avventura dovranno superare terribili trabocchetti, affrontare i momenti di sconforto e di pericolo, e soprattutto, difendersi dall’inseguimento della Banda Fratelli, una famiglia di ladri siculo – americani, guidata dalla spietata Mamma, prima di arrivare alla conquista finale.

Visto almeno un milione di volte, è un film “rassicurante”, perché finisce bene, perché la voce di Cindy Lauper  che canta la colonna sonora, e i vestiti anni ’80 ti ricordano i fratelli più grandi, ma soprattutto perché racconta una bella storia di amicizia, e di crescita.

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