L’anno dei Mondiali

Spagna 1982

Nella mia breve carriera giornalistica l’unico articolo di sport che ho scritto è stata la cronaca della finale degli Europei del 2012. E lo sappiamo tutti come è finita. Quindi ho capito di non essere la persona più indicata per scrivere di calcio.

Continua a leggere

A Carnevale….

straziami3

Feste in maschera a scuola, zucchero a velo e coriandoli, ammassi informi di stelle filanti, e abiti fatti con materiali di recupero, e poi richiusi alla meglio in un armadio, per tirarli fuori l’anno dopo. Piccoli supereroi, mini principesse e fatine, in giro per strada con le corone storte, e i trucchi lavabili, fratelli buoni e genuini dei tremendi piccoli zombie che da qualche tempo girano la sera del 31 ottobre. E poi un fungo.

Continua a leggere

Cento!

100 ruota

Pensavo fosse molto più facile. Quando mi sono accorta che il blog stava per raggiungere un traguardo importante, ho subito pensato che ci sarebbe voluto poco per scrivere qualche riga di ringraziamento e pubblicarla. E invece mi sbagliavo di grosso.

Quello che sto scrivendo ora, in un freddo e piovoso pomeriggio di novembre, con il sottofondo musicale di Gershwin, è il centesimo post del blog.

Continua a leggere

Io mi ricordo

np502

A distanza di tanti anni, mi ricordo ancora la voce di mio nonno. La ricordo quando parlava al telefono, in un pomeriggio qualsiasi di un inverno come tanti, per me che andavo ancora a scuola ed ero abituata a scandire le ore con il tempo dei compiti; la ricordo in casa, nei momenti di festa, in camera da pranzo e in cucina. Me la ricordo quando rideva, magari prendendoci in giro, e quando chiamava i figli con tenerezza.

Continua a leggere

Come un abbraccio

Ultima udienza per Papa Benedetto XVI

<<Ma Rosalba dove sta?>>. La domanda sorge spontanea, in mezzo alla folla.  Siamo in tanti, in fila, per cercare di entrare su Piazza San Pietro: giovani e meno giovani, sacerdoti, turisti, curiosi, reporter armati di macchine fotografiche, volontari. Baciati da un bel sole caldo, e benedetti da un cielo limpido, che quando Roma ci si mette è proprio un regalo, in un giorno storico per la Chiesa: l’ultima apparizione pubblica di papa Benedetto XVI, l’ultima udienza, l’ultimo abbraccio ai fedeli, l’ultima benedizione.

Continua a leggere

Un anno di blog

Non so come si scrive un post celebrativo, non l’ho mai fatto, e fino a poco tempo fa non pensavo di doverlo fare. Però il momento è giunto e non si può non festeggiare.

Caro il mio blog, oggi compi un anno, e chi scrive è stupita, sorpresa e un po’ commossa per questo traguardo così importante. Se me lo avessero detto, non so se ci avrei creduto.

Continua a leggere

Il centro della crisi

Doverosa premessa ad un post che sarà nostalgico come mai prima: sono una privilegiata.

Abito nel centro storico di  Roma, a due passi da piazza Navona, a cinque da Pantheon, a pochi di più dal Foro e dal Colosseo; circondata dalla storia, dall’arte, dalla bellezza di una città che affascina e abbraccia chiunque ci metta piede.  Essendo nata e cresciuta qui, posso bullarmi con gli amici, raccontando con un certo orgoglio di quando per andare a scuola passavo attraverso Piazza Navona deserta e illuminata solo da un pallido raggio di sole, uno spettacolo eccezionale riservato solo a pochi persone (il fatto che all’epoca ci passassi correndo perché ero già in super ritardo, e con il pensiero rivolto più che altro al compito in classe di greco alla prima ora, è un dettaglio). Essendo nata e cresciuta qui posso permettermi una certa confidenza con certe strade e certi monumenti, perché “sai, io da piccola qui ci venivo a giocare la domenica”, conosco  vicoli ignoti ai più, e mi accorgo di guardare con un malcelato distacco quelli che non sanno dove sta fontana di Trevi. (Non dite a nessuno che in realtà ogni tanto mi perdo, che non mi ricordo la successione dei ponti su Lungotevere, o che spesso imbocco i vicoli a caso: non è mancanza di orientamento, ma fiducia, perché prima o poi queste strade porteranno da qualche parte. E poi si sa che quando sei sola in giro queste cose non contano, e quando sei in compagnia puoi sempre dissimulare il completo disorientamento e tenere quella frase “ah, allora questa strada porta qui!” solo per te.)

Essendo nata e cresciuta qui, infine,  posso permettermi anche di dare del tu a certi negozianti che mi conoscono da sempre, che hanno assistito alle vicende della mia famiglia, e seguito da lontano certi momenti della vita; quelli che quando entri nel loro negozio per comprare un francobollo ti salutano, ti chiedono come stai, come va la giornata, e trasformano ogni commissione in un piacevole momento di socializzazione. O almeno prima succedeva così, adesso (a parte rare e preziose eccezioni!) accade molto meno di frequente.

Continua a leggere

Come passa il tempo

“…ora respiriamo, vibriamo, ci rigeneriamo, i nostri cuori battono, le menti creano e le anime si espandono. 27 secondi bene usati sono tutta una vita.”  (Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie)

Lo ammetto, non ho un buon rapporto con il tempo. Non con il tempo meteorologico, intendiamoci, mi adatto abbastanza bene alla pioggia, pur se non sia troppo insistente, e mi piacciono le belle giornate di sole. No, ho un rapporto difficile con il tempo che passa. Chi mi conosce bene sa che sono una ritardataria cronica, e ci hanno provato in tutti i modi a guarirmi, dandomi appuntamenti mezz’ore prima, andando via e lasciandomi lì, il più delle volte, anzi sempre –  santi amici! –  aspettandomi pazientemente senza farmi mai troppo pesare la cosa.

Continua a leggere