Controcorrente

matrimonio blog Nel 2013 sono stati celebrati in Italia 194.057 matrimoni, 13.081 in meno rispetto al 2012. Ce lo dice l’Istat, indagine pubblicata ieri. Eppure c’è ancora chi, in controtendenza, al  matrimonio ci crede ancora.  

La parola che ho detto più spesso nelle ultime settimane è sicuramente “grazie”. Ai miei famigliari, agli amici, alle persone che ho incontrato, al poliziottone della metro di Washington, e al ranger di quella di Boston. Ad una signora qui sotto, poco fa.

Anche questo è un post per dire grazie, e arriva ad oltre un mese di distanza dall’ultimo. Un periodo di silenzio, in cui non ho scritto volutamente nulla di tutto quello che stava accadendo nella mia vita. Un periodo di silenzio, per finire di organizzare, e poi vivere pienamente la felicità di un matrimonio. Il mio. Continua a leggere

Sposati, Lady Oscar!

lady oscar

Come molti bambini nati nei primi anni ’80, sono cresciuta con i cartoni animati giapponesi. Quelle serie lunghe, che duravano un’infinità di puntate, e che parlavano spesso di robot, di amici magici, di ragazzini che facevano sport.

Il mio preferito, su tutti, senza gara, è Lady Oscar. Lo sa bene la mia amica Barbara,  con cui ho commentato quasi tutte le puntate, per telefono,  durante tutta l’adolescenza.

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Il custode di mio fratello

pietà Yemen

Stavo pensando ad un nuovo post da scrivere, ed è capitata la festa degli angeli custodi. Allora ho cominciato a pensare agli angeli custodi, a quanto troppo spesso non li consideriamo, a quanto li dimentichiamo, a quanto sia bella la preghiera con cui si fanno chiamare, a quanto avrà da fare il mio angelo custode, poveretto, per riparare tutte le castronerie che faccio, che dico, che penso, che scrivo durante una sola giornata.

E poi è c’è stata la tragedia di Lampedusa. Tante parole, tanti commenti, tante immagini.

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Ma tu ci credi ancora?

Erano anni che non li vedevo. Un po’ per prigrizia, un po’ per nostalgia, un po’ perché mi sembra di conoscerli a memoria, i filmini girati da mio padre. Dagli anni ’60 ad oggi, minuti su minuti di girato, in bianco e nero e a colori,  che raccontano feste di famiglia, vacanze al mare, partite di calcetto, e giochi di ragazzi.

Li ho rivisti qualche giorno fa:  bambini diventati grandi, grandi diventati adulti, tanti che non ci sono più; rughe in più e capelli in meno, chili in aggiunta e muscoli guizzanti persi nella nebbia degli anni. E poi il sorriso di mia madre, le mani di mio padre, la fossetta di mia sorella, la mia frangetta perennemente spettinata, i miei zii con i loro amici. Nello stesso tratto di spiaggia, facendo le stesse cose che facciamo oggi. Lacrime di capricci, abbracci di allegria, chitarre in spiaggia, bagni con le mareggiate,  e anche gioie, silenzi, e  tristezze che la cinepresa non racconta, ma gli occhi e la storia di ogni cuore sì. Cose che cambiano e altre sono rimaste uguali nel tempo,  a colori e in bianco e nero.

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La Verità (vi prego) nell’Amore

10 giorni di silenzio…che ci siamo persi? Abbiamo finito il mese di ottobre, siamo passati attraverso l’ennesimo, orrido Halloween, abbiamo festeggiato tutti i santi, e ricordato i defunti, e in più pare, sembra, ma non diciamolo troppo forte, che dopo un altro prolungamento dell’estate, l’autunno sia finalmente arrivato.

E poi hanno votato negli Stati Uniti. E ha vinto Obama, di nuovo. Da ieri è questa la notizia principe di giornali e social network, che si rimbalzano dichiarazioni tipo “il meglio deve ancora venire”, che rispolverano lo slogan “yes we can” di quattro anni fa, che gridano dai titoli “four more years”.

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Ricominciamo

Insomma, si può sapere che fine hai fatto?  Caro blog, rieccomi!

Come cantavano i Righeira “l’estate sta finendo e un anno se ne va”; una delle canzoni più tristi della storia, che solo a sentirla in questo periodo viene voglia di prendersi a mattonate in testa, ma che racchiude una grande verità: le vacanze sono finite,  perché il tempo del riposo, giusto e necessario fin dalla Genesi, ha un limite.

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La meraviglia nell’altro

Ci sono cose che continuano a stupirmi, ogni giorno. Mi sorprende vedere la bellezza del cielo azzurro sulla mia città, a febbraio quando fa freddo e l’aria punge, ed ora, quando il sole caldo di luglio bacia i monumenti e li illumina della luce d’estate.

Mi stupisco a ricordare cose fatte anni fa, con la domanda che sorge spontanea “ma davvero è successo?”, e regolarmente penso che oggi non riuscirei mai a rifarle allo stesso modo, segno che la Grazia arriva al momento opportuno.

Quello che però mi stupisce sempre di più è rendermi conto di quanto, nonostante anni e anni e anni di studi matti e disperatissimi, io sia in fondo ignorante di tantissime cose, e di come molto spesso siano gli amici a darmi le lezioni più importanti.

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